Vacanze toscane

Le vacanze estive appena alle spalle ci hanno portati in Toscana. Qualche giornata di mare, ma soprattutto qualche giornata di bici, inframezzata da pioggia e vento. Questo non ci ha permesso di fare tutti i giri che avevamo in programma, o di farli solo in parte. Due in particolare, però, mi sento di consigliarveli.

LAJATICO – SAN GIMIGNANO – VOLTERRA
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DISTANZA:
113Km
DISLIVELLO:
1900m D+
PARTENZA / ARRIVO:
Montecatini Val di Cecina (PI)
Percorso ad anello con un breve tratto in comune.
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Gpx della traccia
SALITE AFFRONTATE:
DIFFICOLTA’:
35
PANORAMA:
45

DESCRIZIONE:
Dopo giorni di freddo, pioggia e burrasca, il mese di settembre si presenta con un bel sole illusorio: limpido in apparenza, ma con soli 12° nell’aria mattutina. Ci avviamo sui pedali da Montecatini Val di Cecina, piccolo borgo dell’entroterra pisano. I primi chilometri in discesa, lungo la SP32, non contribuiscono certo a scaldarci! Giunti all’incrocio con la SR439, prendiamo a sinistra in direzione La Sterza / Pontedera. Il paesaggio si fa da subito caratteristico con colline brulle e calve a perdita d’occhio. Dopo 13Km, tra un saliscendi e l’altro, raggiungiamo l’abitato di San Giovanni. Qui abbandoniamo la strada regionale sulla quale ci troviamo e prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Lajatico che raggiungiamo dopo 17Km. In corrispondenza delle prime case dell’abitato, seguiamo le indicazioni per il “Teatro del silenzio“, che si raggiunge imboccando a destra la SP45. Questo luogo, voluto dal tenore Andrea Bocelli (originario proprio di Lajatico), ci è stato segnalato dall’amica e randonneur Cinzia, che ringraziamo sentitamente. La costruzione rimane nascosta alla vista da una collinetta, ma, appena la si scorge, si ha la sensazione di trovarsi in un luogo surreale. Una distesa di bandiere di ogni stato ci da il benvenuto, ma a lasciarci senza fiato è la statua di un gigantesco uomo alato: Gabriel. Sopraffatti dall’emozione e ignari del fatto che si tratti di una zona dove è presente un lago artificiale, non ci rendiamo conto che, grazie anche alle piogge degli ultimi giorni, stiamo camminando su un considerevole strato di argilla molle e fangosa. Il risultato è che ci ritroviamo con le ruote delle bici piene di fango e impossibilitate e girare e le scarpe con una suola melmosa di 5cm che non ci permette più di agganciare (oltre al fatto che pesano come due scarponi da sci). Ci armiamo quindi di rami e rametti per “sfangare” ruote e scarpe.
010920_10Non sapendo se la SP45 prosegua asfaltata o meno, optiamo per tornare in paese e proseguire in direzione La Sterza, dove imbocchiamo a destra la SR39 in direzione Volterra. Da qui al Km35 la strada prosegue piuttosto pianeggiante tra campi coltivati e colline. Ignorate a destra le indicazioni per Volterra, prendiamo la SP15 in direzione San Gimignano. L’asfalto ora prende gradualmente a salire fino a raggiungere i 450m di altitudine, proseguendo poi con svariati saliscendi che ci mantengono in quota fino al km50, dove la strada scende riservando la prima vista su San Gimignano, caratteristico paese medioevale della provincia di Siena. Lo si riconosce subito, per via delle torri e campanili che svettano verso il cielo. Raggiungiamo l’abitato, cinto dalle mura, dopo 57Km. Vale la pena concedersi almeno un giro tra i viottoli del centro storico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

La tappa successiva ci porta, dopo 69km,  a Colle Val d’Elsa, altro caratteristico paese fortificato, noto per la produzione di cristallo. Dopo un giro per il centro, ci riportiamo sulla SR68 seguendo le indicazioni per Volterra. Con infiniti saliscendi incastonati nelle colline, raggiungiamo Roncolla dopo 94km. Qui i saliscendi si esauriscono e diventano “saliebasta”: 3Km di salita che ci conducono ai 520m di Volterra. Dalle mura della cittadina, nota tra le altre cose per la lavorazione dell’alabastro, si domina l’intera vallata.
010920_16Dopo un giro tra le mura del centro, non ci resta che scendere e prendere a destra, verso Cecina / Pomarance, nuovamente la SR68 che però abbandoniamo dopo pochi km, a favore della SP del Monte Volterrano, seguendo le indicazioni per Montecatini Val di Cecina. Ecco una nuova carrellata di colline brulle, in netto contrasto con quelle verdeggianti che si incontrano prima di Volterra. Chiudiamo così il nostro anello dopo 109Km. Per raggiungere il punto di partenza non ci resta che imboccare a sinistra la SR68 e percorrere gli ultimi 4Km di ascesa che ci riportano a Montecatini.

FOTO:

GIRO DELLE CRETE SENESI
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DISTANZA:
100Km
DISLIVELLO:
1400m D+
PARTENZA / ARRIVO:
Isola d’Arbia (SI)
Percorso ad anello con un breve tratto in comune.
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Gpx della traccia
SALITE AFFRONTATE:
DIFFICOLTA’:
35
PANORAMA:
45

DESCRIZIONE:
Le Crete Senesi sono delle caratteristiche colline brulle e ondulate, adornate da querce e cipressi solitari, presenti nella zona sud-est di Siena.
Partiamo da Isola d’Arba, piccolo paese appena a sud di Siena dove ci avviamo lungo la SR2. I primi 9km pianeggianti ci scaldano le gambe, ma giunti a Lucignano d’Arbia e imboccata a destra la SP34 di Murlo, la strada prende a disegnare una sorta di encefalogramma che caratterizzerà tutto il percorso. Incontriamo subito le prime colline calve che fanno sembrare il paesaggio quasi lunare.
Proseguiamo sulla SP34, in un ambiente che, in alcuni tratti, presenta più vegetazione. Una rapida discesa ci porta, dopo 27km, a Buonconvento, nella valle dell’Ombrone, considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Percorriamo il perimetro delle mura, per riprendere poi a salire, attraverso la SP51, fino a raggiungere l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, che lambiamo. In questo tratto la vegetazione è molto più rigogliosa con i cipressi a farla da padrone.

Percorsi 50km arriviamo al piccolo abitato di Montisi e, anziché proseguire prendendo la SP71, con una piccola deviazione attraversiamo il paese: fortificato e dominato dal castello. I vicoli deserti, ci proiettano per un po’ di minuti ai tempi del medioevo. Mantenedoci sempre tra i 300 e i 400m di altitudine, proseguiamo attraversano piccoli borghi che sembrano rimasti indifferenti allo scorrere inesorabile del tempo. Il traffico è pressoché nullo e gli alberi ci tengono al riparo dal sole.
Dopo il paese arroccato di Trequanda (km65) il panorama riprende ad aprirsi fino a raggiungere, dopo 69km, Asciano con il suo bellissimo centro storico medioevale. Da qui ha inizio forse il tratto più caratteristico con biancane e calanchi (nomi dei tipi di crete senesi). La zona è conosciuta con il nome di Deserto di Accona.

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Salutiamo le crete con gli occhi ricolmi di stupore e, giunti a Monteroni, ci ricongiungiamo con la strada percorsa la mattina. Per tornare al punto di partenza, non restano che percorrere gli ultimi 9km di pianura.

Se siete interessati ad altri percorsi (più brevi o più lunghi) attraverso le Crete Senesi, vi segnalo questo Link.

Caricate le bici in auto e cambiati, vuoi non fare un giro nella città del palio?
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FOTO: