#WestCape

WestCape

Vado a nord”.

Questo mi sono ripetuto per tutto l’inverno.
Ho disegnato e ridisegnato il viaggio. Verso nord. Molto a nord. Capo Nord, o Nordkapp o Nord Cape che dir si voglia.

Poi come spesso accade, basta un’inezia: nel mio caso una frase sentita una notte, in uno dei miei film preferiti:
La strada porta sempre a ovest”.
Ecco allora che la luce si accende e mille cassetti si aprono come per magia. Diversi viaggi che avevo stipato nell’armadio del “prima o poi” prendono improvvisamente forma, legati da un ipotetico filo conduttore d’asfalto che punta dritto al “west”.

Sono partito la mattina del 2 giugno, da casa, con 30 giorni di viaggio davanti, più di 3.000km da percorrere, tanta salita e mille incertezze.
Sono bastati pochi giorni per cancellare le tappe che avevo disegnato, affidandomi più alle sensazioni del momento per decidere quando e dove fermarmi o ripartire.
Giorno dopo giorno mi sono reso conto di liberarmi, fisicamente e moralmente, di tutto il superfluo, tenendo con me solo l’essenziale, quello che per me contava davvero.
Alpi, Gole del Verdon, Luberon, Mont Ventoux, Provenza, Camargue, Pirenei, Cammino di Santiago e Portogallo. Un viaggio che, quando lo riguardo sulla cartina, mi fa ancora impressione.

TragittoWestCape

Da casa a Cabo da Roca, il punto più occidentale del continente europeo. Perchè proprio lì? Beh se dovevo andare a ovest, volevo farlo davvero e poi, proprio su quel lembo di terra che si sporge sfacciatamente più degli altri sull’atlantico, avevo ambientato una scena del mio secondo romanzo “Una farfalla a metà“. E allora ecco che una copia del libro finisce nelle borse, con l’intento di liberarla proprio in quel punto. Missione compiuta.

E’ stata una bellissima avventura, che avrei voluto non finisse mai perchè, all’aeroporto di Lisbona, mentre aspettavo la chiamata del volo che mi avrebbe riportato in Italia, mi sono sentito diverso. Non migliore o peggiore. Diverso. E mi sono promesso di non voler più perdere quella sensazione.
Tanti diversi viaggi in uno solo, tanti volti e persone incontrate, infinite emozioni che ancora oggi non riesco bene a decifrare e ordinare, ma probabilmente non riuscirò mai a farlo e forse, è giusto sia così.

Qui potete trovare tappe, foto, ricordi e sensazioni del momento.