Passo Gavia

PassoGavia

LOCALITA’ DI PARTENZA:
Bormio (SO)
LUNGHEZZA:
25,6Km
QUOTA DI PARTENZA:
1217m
QUOTA DI ARRIVO:
2621m
DISLIVELLO:
1404m
PENDENZA MEDIA / MASSIMA:
5,5% /  15%
DIFFICOLTA’*:
45
PANORAMA*:
45
MAPPA:
ALTIMETRIA:
passogaviadabormio

*Valutazione soggettiva

NOTE:

Il Passo Gavia non credo abbia bisogno di presentazioni: è una di quelle salite che non può mancare nel pedigree di uno scalatore.

Dal versante Valtellinese, l’ascesa ha inizio da Bormio dove, con moderate e facili pendenze, ci avviamo in direzione Santa Caterina di Valfurva. Dopo 7Km la strada entra in una gola dove la pendenza gradualmente aumenta portandoci a quota 1585m. Da qui ha inizio un tratto nuovamente facile che ci porta all’abitato (1734m). La musica ora cambia: la sede stradale si ristringe e si affrontano una serie di duri tornanti che ci fanno guadagnare rapidamente quota, immersi tra prati e boschi. Man mano che saliamo la vegetazione si fa più rada, lasciando spazio a un panorama sempre più imponente sul gruppo dell’Ortles. Superato il torrente sul Ponte dell’Alpe, si affronta un duro tratto di ascesa che ci porta ai 2458m. Pian piano l’asfalto perde mordente fino a spianare, mentre costeggiamo il lago Bianco. Il valico ormai è a pochi metri!

Il Passo Gavia ha scritto pagine epiche nella storia del ciclismo professionistico. Il primo a transitarvi in vetta fu, nel 1960, Imerio Massignan nella tappa da Trento a Bormio. Fu costretto però a cedere la prima posizione a Charly Gaul a causa di ben 3 forature tra il Gavia e l’arrivo (all’epoca la strada non era ancora asfaltata). A oggi (2020) Massignan rimane l’unico italiano transitato per primo sul Gavia. Il valico è sempre stata una salita di passaggio e mai arrivo di tappa.