Passo dello Spluga

PassoSpluga

LOCALITA’ DI PARTENZA:
Chiavenna (SO)
LUNGHEZZA:
30,2Km
QUOTA DI PARTENZA:
333m
QUOTA DI ARRIVO:
2113m
DISLIVELLO:
1780m
PENDENZA MEDIA / MASSIMA:
5,9% /  11%
DIFFICOLTA’*:
4
PANORAMA*:
4
MAPPA:
ALTIMETRIA:
splugadachiavenna

*Valutazione soggettiva

NOTE:

l passo dello Spluga è un valico alpino che mette in comunicazione l’alta Valle Spluga con la Valle del Reno. Segna inoltre il confine tra l’Italia e la Svizzera.

Dal versante italiano, la salita ha inizio a Chiavenna (SO) e si sviluppa seguendo la SS36. Il primo tratto sale tra le case del paese. Lasciato l’abitato, si entra in una valle stretta, dominata da boschi verdeggianti e grossi macigni rocciosi che si aggirano con stretti tornanti. Superati i primi 20 tornanti, arriviamo a Prestone (1053m) dove inizia il pianoro di Campodicino che concede 3km di respiro. Recuperate le preziose energie, la strada riprende ad arrampicarsi nel suo tratto forse più duro con 12 tornanti che ci portano, in 4km, a quota 1458m superando una serie di caratteristiche gallerie paravalanghe da brivido. Di fronte a noi troveremo ora la lunga galleria che porta a Madesimo, ma noi la ignoriamo e ci manteniamo sulla SS36.
Volendo c’è anche un’alternativa: verso la fine del pianoro di Campodicino è possibile imboccare la vecchia strada che porta a Isola e che si ricongiungerà con la strada principale un tornante prima della galleria per Madesimo.
Continuiamo a procedere in ascesa, mentre il bosco si fa via via più rado, lasciando spazio a prati che permettono di spaziare con lo sguardo sulle cime circostanti. Superato il 40° tornante raggiungiamo Boffalora (1791m). Stiamo ormai salendo da 22km. Qui ha inizio un facile tratto di 4km che ci permette di raggiungere e costeggiare il lago di Montespluga. Mancano ancora un ultimo sforzo e 9 tornanti da affrontare (sono 52 in tutto) per raggiungere il passo, che rimane nascosto quasi fino all’ultimo.

La discesa verso Splugen è caratteristica per il primo tratto, dove si affrontano un serie di andirivieni di tornanti, noti come taboga.

Una curiosità è che, nei pressi del valico, si trova il punto d’Italia (in linea d’aria) più lontano dal mare: circa 240km.