Randonnèe Del Carso

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DISTANZA:
199Km
DISLIVELLO:
1300m D+
PARTENZA / ARRIVO:
Monfalcone (GO)
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SALITE AFFRONTATE:


PolliceSu
– Bei panorami su strade per lo più tranquille
– Emozionante passaggio da Redipuglia
– Percorso frecciato
– Un plauso agli organizzatori per aver invertito il percorso all’ultimo, per cause non dipendenti da loro
PolliceGiu

VALUTAZIONE COMPLESSIVA
35

Eccoci a Monfalcone, in Friuli, per l’ultima randonnée di questo impegnativo 2022.
Siamo a metà ottobre e nelle narici si comincia a sentire quel pizzico d’aria fredda che sa terribilmente d’autunno.
Nonostante abbia trascorso in questa regione tutte le estati dai 6 ai 13 anni, è una zona che non conosco.

Sabato sera, dopo un giro a piedi in paese, Claudia e io ci troviamo a cena con Gennaro, Mario e Salvatore, il mitico trio dei Normanni.
Domenica mattina il clima è quasi surreale: se da un lato si percepisce l’eccitazione dell’ultimo giorno di scuola, dall’altro si sente quel rantolo di malinconia per un anno ciclisticamente tanto impegnativo, quanto ricco di soddisfazioni che volge al termine.

Il percorso originale della manifestazione prevedeva di dirigersi prima verso Trieste, fare ritorno al punto di partenza e ripartire in direzione nord per la seconda parte di randonnée. Purtroppo una concomitante manifestazione nel capoluogo friulano, costringe gli organizzatori dell’Alabarda Bike Team a invertire completamente il percorso a due giorni dal via. Non solo riescono nell’impresa di ridisegnare la traccia e di frecciare il percorso.

Puntuali alle 7.30 partiamo in compagnia dei Normanni e di “Claudia II”. In pochi chilometri ci lasciamo alle spalle Monfalcone e l’Isonzo, solcando a buon ritmo la pianura friulana. Poco prima del km 50, presso un bar, è posto il primo punto di controllo. Caffè offerto dagli organizzatori, foto e si riparte. 
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Superata Cormons ecco che il percorso si fa più impegnativo, inoltrandosi tra le colline, la foschia e i vigneti. Un paio di strappi velenosi ci scaldano le gambe, mentre ci avviciniamo al confine Sloveno che dista un pugno di chilometri.
Ormai in vista del primo passaggio da Monfalcone, il percorso prende nuovamente verso nord e, al km 94, ci troviamo a cospetto del tetro e imponente sacrario di Redipuglia. E’ sicuramente il momento più toccante di tutta la giornata, dove ognuno si chiude nei suoi pensieri.

Raggiungiamo il punto di partenza dopo 113Km e, rimpinguati gli stomaci di pane e montasio, siamo pronti a ripartire. Dobbiamo salutare gli amici Normanni che, a causa di un problema meccanico e liberi di prendersela con più calma dato che rientreranno a casa domani, si fermano un po’ di più al ristoro.

Claudia e io, così come in tante altre rando di questa stagione, ripartiamo da soli e, nel giro di una 20ina di chilometri, ci ritroviamo sulla linea di confine tra Italia e Slovenia. La strada si inerpica leggera tra i boschi e, giunti al culmine della salita, a quota 370m, raggiungiamo il nuovo punto di controllo e ristoro. Sorridiamo malinconicamente al pensiero che, in qualche modo, questa è l’ultima salita “ufficiale” di quest’anno.
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Non ci resta che goderci la discesa verso la splendida Trieste e respirare qualche bella vista lungomare. I chilometri scorrono veloci sotto le ruote, lungo un asfalto che non presenta più asperità.
Monfalcone si materializza nuovamente davanti ai nostri occhi. E’ finita, è fatta. Sensazioni contrastanti si accavallano nello stomaco confusamente, ma non abbiamo troppo tempo per riflettere perché un treno ci attende alla vicina stazione.

Ci cambiamo, consumiamo velocemente l’ultimo pasta party senza pasta e salutiamo gli organizzatori, dandoci appuntamento al prossimo anno.

Le immagini scorrono buie e veloci oltre il finestrino. I ricordi di un anno intero si riavvolgono tra i binari e i nostri sguardi quasi persi. Ci sarà tempo per fare ordine e ripensare a tutto con calma. Torniamo a casa: è stata una splendida faticaccia.

FOTO: