Svizzera? No, Noveis

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A parte la forte assonanza con una pubblicità televisiva degli anni ’90, il titolo non è proprio buttato a caso perché, anni e anni fa, con i suoi prati, i suoi pascoli e le tipiche costruzioni in pietra e legno, la zone dell’Alpe di Noveis era chiamata ‘La Svizzera del Biellese’.

Un buon punto di partenza per affrontare questa salita è Borgomanero. A dir la verità, visto che l’alpe di Noveis si trova in Valsessera, sarebbe ancora meglio Borgosesia, che però risulta raggiungibile solo in auto; mentre Borgomanero è servito anche dal treno.
A scanso di equivoci, io e Claudia raggiungiamo l’abitato da casa in bici, così da mettere nelle gambe già 45km di pianura e colline.
Attraversiamo il centro di Borgomanero e imbocchiamo la SP142 che, in poco più di 10km ci porta a Romagnano Sesia, dove oltrepassiamo il fiume che denomina l’intera valle. Raggiungiamo così la SP165 che percorriamo tenendo il Sesia sempre sulla nostra destra e il costone roccioso sulla sinistra.
Raggiungiamo così Bornate dopo 23km, salutiamo il fiume Sesia e incontriamo il torrente Sessera. Qui imbocchiamo la SP171 che seguiamo fino a Pray, dove per la prima volta oltrepassiamo il torrente che, fino a quel momento ha continuato a scorrere indifferente sulla nostra destra. Nel tratto appena sorpassato, tutto in leggera salita nel fondovalle, incontriamo anche una breve galleria vietata alle bici, ma non avendo alternative, la percorriamo senza alcun problema.

Raggiungiamo Coggiola (495m) dopo 33km, dove ha formalmente inizio l’ascesa. Superiamo il centro del paese e, poco prima di svoltare a destra seguendo le indicazioni per Viera, Rivò e Alpe Noveis, ci imbattiamo in una pasticceria che rifocilla i nostri palati.
Ora sì che siamo pronti per la salita!
Nei primi 4,5km di ascesa, l’asfalto sale regolare senza mai essere troppo impegnativo, mentre l’abitato di Coggiola si fa sempre più minuscolo e distante. Incontriamo diversi borghi, con una moltitudine di biciclette addobbate ai bordi delle strade che rendono più grazioso l’ambiente circostante. Superato il paese di Viera Rivò (774m), la salita cambia decisamente registro in corrispondenza di un ampio tornante. I bei panorami che si affacciano sulla vallata, alleviano un po’ la fatica delle pendenze che, per 2,5km, si attestano costantemente tra l’8 e l’11% portandoci a quota 1000m.
Superata la località Piane, la salita va via perdendo il suo mordente, proseguendo nel suo tratto finale tra pascoli verdi, fino a raggiungere l’Alpe Noveis (1110m), dopo 9,5Km di ascesa (42,5 totali partendo da Borgomanero).

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La discesa dal versante opposto inizia invece in sordina, con 1,5km dove in alcuni tratti bisogna spingere sui pedali. Improvvisamente però diventa una tecnica picchiata verticale, dove bisogna prestare la massima attenzione per via dell’asfalto sconnesso e dei detriti che si possono trovare sulla sede stradale piuttosto stretta. Raggiunto Ailoche dopo 6,5Km (49 totali) il tratto restante di discesa si fa più agevole.

Arriviamo così a Crevacuore e, tenendoci sul versante opposto del Sessera rispetto all’andata, raggiungiamo Torame dove attraversiamo il ponte e ci ricongiungiamo con la strada già percorsa all’andata. Per tornare a Borgomanero e chiudere un giro che alla fine misurerà circa 84km, non resta che seguire la strada già percorsa.

Se volete rendere il percorso più impegnativo suggerisco due alternative: passare, all’andata o al ritorno, dal santuario di Boca, aggiungendo così una facile salita al vostro percorso, oppure salire all’Alpe Noveis dal versante di Crevacuore e scendere da Coggiola. In tal caso, buona fortuna!

Noi, per non sapere né leggere né scrivere scegliamo di pedalare fino a casa, che raggiungiamo dopo 157Km.

Altimetria Alpe Noveis
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