Nel paese degli spazzacamini

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In macchina si passa veloce nei posti, senza fare troppo caso ai dettagli. O magari evitando direttamente di passare nei paesi perché c’è l’autostrada vicina. In questo senso, la bicicletta corre in aiuto e permette a volte di scoprire borghi e valli uniche e spettacolari, apprezzare i dettagli… Perché viaggiando più lenti, riusciamo a mettere a fuoco quello che abbiamo davanti. Questo è uno di quei casi!

Ci troviamo in Piemonte, nel Verbano, con l’intento di fare il giro delle Centovalli, strada che collega Domodossola con Locarno. A ragion di logica si potrebbe pensare che il punto migliore per avviarsi in questa escursione a pedali sia Domodossola, ma sfortuna vuole che il tratto Domodossola – Santa Maria Maggiore, sia un po’ troppo trafficato. Così, il punto migliore per partire risulta Cannobio (VB), sul lago Maggiore. Il paese può essere raggiunto in auto seguendo la SS34 del lago Maggiore, ma se, come nel nostro caso, preferite optare per il treno e lasciare l’auto in garage, un buon punto di partenza è la stazione di Verbania – Pallanza.
E’ da qui che, sotto un sole tiepido, muoviamo le prime pedalate in una fresca domenica mattina di luglio.

Tenendo il lago sulla destra, arriviamo a Cannobio dopo 30km di riscaldamento. Alle porte del paese, abbandoniamo la strada lungolago, a favore della SP75 che si stacca sulla sinistra. Qui iniziano le fatiche di giornata, con l’ascesa al Pian di Sale. Il primo km è sostanzialmente in falsopiano, ma subito dopo l’asfalto si solleva nel suo tratto più impegnativo di tutta la salita, complice anche il fatto che lasciamo la SP75 per addentrarci nel paese e seguire le indicazioni per l’orrido di S. Anna, che merita sicuramente un passaggio. Oltrepassato il ponticello sul torrente Cannobino e scalati un paio di decisi tornanti, la strada ci riporta sulla SP75, che però tende ad addolcirsi e a proseguire in una salita mai troppo impegnativa.

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Per i successivi km l’ascesa prosegue tranquilla, tra la vegetazione verdeggiante della Val Cannobina, lontana dal traffico e dalla frenesia. Sorpassato il bivio che porta a Gurro (Km 11 se siete partiti da Cannobio; 41 se siete partiti dalla stazione di Verbania – Pallanza), ci troviamo davanti a un secondo tratto impegnativo di un paio di km, fino a raggiungere con una serie di tornanti, l’abitato di Orasso. Poco prima di Finero (900m – Km 18 o Km 48) il panorama tende finalmente ad aprirsi sulla valle regalando scorci di pascoli e prati. Un ultimo sforzo e con due secchi tornanti raggiungiamo la sella Pian di Sale a quota 960m, dopo 20Km (50 dalla stazione).

Proseguiamo sulla strada sulla quale ci troviamo fino a raggiungere, in leggera discesa, il grazioso abitato di Malesco con il suo centro in pavé. Appena fuori dal paese, ci troviamo a uno stop: a destra vediamo le indicazioni per Locarno, a sinistra quelle per Domodossola. Prendiamo a sinistra. Ci troviamo ora sulla SS337 che, con un drittone in leggera salita di circa 3km (volendo c’è la pista ciclabile sulla destra che affianca la strada), arriviamo a Santa Maria Maggiore, dove abbandoniamo la strada principale per addentrarci tra i caratteristici vicoli del centro. Il paese conta circa 1300 anime (ben di più nella stagione estiva) ed è il fulcro principale della Val Vigezzo. La singolarità che però attira la nostra attenzione è quella di essere il pase che ospita ogni anno, nella primo week end di settembre, il raduno internazionale degli spazzacamini. Nel centro è anche presente un museo dedicato a questo nobile e faticoso mestiere, ma il segno degli spazzacamini è presente un po’ ovunque.

Dopo un giro per le vie del centro e una meritata pausa caffè, ripartiamo e, riprendendo il drittone già percorso, ci riportiamo all’incrocio alle porte di Malesco, dove, questa volta, seguiamo le indicazioni per Locarno.

110819_4Qui ha inizio il tratto panoramico più entusiasmante: con continui saliscendi la strada, scavata nel costone roccioso, ci porta in un viaggio senza tempo all’imponente Santuario della Madonna del sangue presso l’abitato di Re, alle viste sul lago Palagnedra e sul fiume Melezza, al ponte romano di Intragna, al caratteristico trenino panoramico delle Centovalli che incrociamo più volte. Senza quasi accorgercene, abbiamo ormai varcato il confine con la Svizzera e torniamo alla realtà nei pressi di Ascona, dove ci riportiamo sul lago Maggiore. Per tornare al punto di partenza, non resta che tornare in Italia tenendosi le calme acque del lago sulla propria sinistra.

Se avete lasciato l’auto a Cannobio, a questo punto avrete completato un giro ad anello di circa 75Km (questo).
Se invece avete optato per la soluzione treno da Verbania – Pallanza, i km saranno circa 135 e il giro (questo). Tenete anche presente, come alternativa, che è possibile prendere il treno a Locarno, poco distante da Ascona. Noi per quale scelta abbiamo optato? Nessuna delle tre in verità: abbiamo preferito circumpedalare il lago Maggiore fino a Luino e da lì fare ritorno a casa, dopo 185km.

Il percorso